Arena Volley Team Verona è il progetto sportivo che raggruppa, a partire dal 25 luglio 2018, le società sportive di pallavolo femminile della città e della provincia di Verona che intendono collaborare per offrire alle giovani atlete veronese il migliore sistema di allenamento possibile, realizzando dei percorsi di crescita tecnica e sportiva a seconda del livello di ciascuna.

 

Si tratta di un progetto aperto all’adesione di altre società sportive che si riconoscano nell’idea che mettersi assieme sia solo l’inizio di un percorso.

A far parte del progetto sono attualmente: Castel d’Azzano Volley, Gaiga pallavolo Verona, Vigasio Volley, Volley Victory, San Giovanni Lupatoto Volley.

 

Società coordinatrice del progetto e della segreteria è Castel d’Azzano Volley, con sede nel Comune di Castel d’Azzano confinante con la città capoluogo.

 

Politiche di Safeguarding

 

ARENA VOLLEY ASD comunica di aver nominato il RESPONSABILE delle POLITICHE di SAFEGUARDING nella persona della Sig.ra Giorgia Pagani, mail safeguarding.arena@gmail.com, e di aver adottato il Modello Organizzativo e di controllo dell'attività sportiva (MOG) e dell'allegato codice di condotta, allineandosi alle linee guida emanate dalla FIPAV.

 

Volley VICTORY asd comunica di aver nominato il RESPONSABILE delle POLITICHE di SAFEGUARDING nella persona della Sig.ra Giorgia Pagani, mail safeguarding.victory@gmail.com, e di aver adottato il Modello Organizzativo e di controllo dell'attività sportiva (MOG) e dell'allegato codice di condotta, allineandosi alle linee guida emanate dalla FIPAV.

 

SANGIO Volley asd comunica di aver nominato il RESPONSABILE delle POLITICHE di SAFEGUARDING nella persona della Sig.ra Giorgia Pagani, mail safeguarding.sangio@gmail.com, e di aver adottato il Modello Organizzativo e di controllo dell'attività sportiva (MOG) e dell'allegato codice di condotta, allineandosi alle linee guida emanate dalla FIPAV.

 

Gaiga asd comunica di aver nominato il RESPONSABILE delle POLITICHE di SAFEGUARDING nella persona della Sig.ra Giorgia Pagani, mail safeguarding.gaiga@gmail.com, e di aver adottato il Modello Organizzativo e di controllo dell'attività sportiva (MOG) e dell'allegato codice di condotta, allineandosi alle linee guida emanate dalla FIPAV.

 

 

NEWS

news

Riccione - SMAPIU’ Arena 3-1
(25-22/25-22/20-25/25-21)

Una occasione persa per la truppa di Zappaterra: Riccione è squadra che ottiene la seconda vittoria nelle tre gare disputate ma è apparsa squadra non insuperabile. Nei primi due set le veronesi, pur giocando sostanzialmente alla pari, non riescono a farsi valere specie a muro dove appaiono poco consistenti così come in battuta. E’ da questi due fondamentali che Riccione ottiene quel minimo di differenza che consente di aggiudicarsi i primi due set col punteggio di 25-22. La musica cambia dal terzo parziale; il muro comincia a toccare molti più palloni e Smapiù impone, finalmente, il proprio gioco. Il distacco aumenta fino a cinque punti sul 14-9 e sul 21-15. Qui le veronesi si fanno recuperare quattro punti chiudendo comunque avanti 25-20. Un campanello di allarme che ha soprattutto ridato fiducia alle romagnole.
Il quarto set è un’autentica altalena con le veronesi che partono subito maluccio sotto 4-1, quando infliggono un parziale di 7-0 alle padrone di casa. Il parziale non è affatto chiuso perché Riccione pareggia sull’11-11. Bravo ancora Smapiù ad allungare avanti sul 21-17. Ma qui, inspiegabilmente finisce la partita delle veronesi. Riccione rifila infatti un parziale di 8-0 che chiude set e gara.
Troppi errori individuali distribuiti fra tutte le giocatrici in campo, una ricezione che pur non subendo troppi errori, risulta spesso imprecisa. L’intesa con le centrali è cresciuta nel corso della gara mentre nei primi due set da posto tre Arena non era mai riuscita a farsi sentire. Troppi errori in battuta pur con scarsi risultati. E poi l’inspiegabile black out del finale di partita.
La formazione di Arena è sicuramente giovane e ha necessità di trovare la giusta amalgama di gioco, ma ora è il momento di tirare fuori la cattiveria agonistica mancata in vari tratti della gara.